Conto Termico 3.0: Tecnologie Innovative per la Decarbonizzazione Elettrica

Scopri come le nuove soluzioni integrate promuovono l’elettrificazione degli impianti e l’abbandono dei combustibili fossili, accelerando la transizione energetica con incentivi mirati.

Una delle innovazioni tecnologiche più rilevanti introdotte dal Conto Termico 3.0 è il sostegno economico a un Pacchetto di Elettrificazione Integrata. Questo pacchetto comprende l’installazione congiunta di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo a batterie e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
Tuttavia, l’accesso a questi incentivi non è autonomo: è subordinato a una condizione fondamentale. Gli impianti fotovoltaici, i sistemi di accumulo e le colonnine di ricarica sono incentivabili solo se installati insieme alla sostituzione dell’impianto termico esistente con una pompa di calore elettrica.

Questa scelta rappresenta un cambio di paradigma nelle politiche di incentivazione: non si premia più il singolo intervento, ma si promuove un approccio integrato e sistemico alla riqualificazione energetica. L’obiettivo è chiaro: garantire che l’efficienza ottenuta con la pompa di calore sia alimentata da energia rinnovabile prodotta in loco, riducendo così la dipendenza dalla rete elettrica e l’impatto ambientale.

Per favorire questa transizione, il meccanismo prevede contributi economici specifici per ciascun componente elettrico, con tetti massimi come 1.500 €/kW per impianti fotovoltaici fino a 20 kW e 1.000 €/kWh per i sistemi di accumulo. Questi incentivi agiscono come leva strategica per orientare le scelte impiantistiche verso soluzioni elettriche ad alta efficienza, accelerando l’adozione di interventi di riqualificazione profonda.

Differenze strategiche
Con il passaggio dal Conto Termico 2.0 al Conto Termico 3.0 si assiste a un’evoluzione significativa delle politiche incentivanti, che riflette un orientamento strategico più deciso verso la decarbonizzazione e l’elettrificazione dei consumi energetici.

Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’esclusione dei generatori a gas a condensazione dagli incentivi: mentre nel Conto Termico 2.0 erano ancora ammessi, il nuovo schema ne sancisce la non incentivabilità, segnando una svolta verso l’abbandono progressivo dei combustibili fossili e promuovendo tecnologie a zero emissioni.
In parallelo, il Conto Termico 3.0 introduce un’importante novità: l’integrazione tra fonti rinnovabili elettriche (fotovoltaico, sistemi di accumulo, colonnine per veicoli elettrici) e impianti termici a pompa di calore diventa incentivabile. Questo approccio favorisce una transizione energetica sinergica, che unisce riscaldamento, produzione elettrica e mobilità sostenibile in un unico sistema integrato.

Infine, il nuovo schema apre agli interventi sull’involucro edilizio anche per edifici privati non residenziali, come quelli del settore terziario. Questo ampliamento consente di sbloccare la riqualificazione energetica profonda di una parte significativa del patrimonio edilizio, finora esclusa dagli incentivi.
In sintesi, il Conto Termico 3.0 non si limita a rivedere i criteri di accesso agli incentivi, ma ridefinisce le priorità strategiche del sistema, orientandolo con maggiore decisione verso la sostenibilità, l’efficienza e l’integrazione tecnologica.

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